Chiunque abbia visitato, anche solo una volta, il Santuario di San Gerardo Maiella a Materdomini, si è ritrovato ad assaggiare i famosissimi “Amaretti di Caposele”.
Ubicato in una caratteristica conca scavata dal fiume Sele ( dal quale prende il nome), Caposele, il cui territorio comunale è, in gran parte, situato nel Parco regionale dei Monti Picentini, è un paese collocato in una posizione strategica, perché protetto tra colline e montagne. Ed è proprio tra queste alture che troviamo tantissimi castagneti, uliveti e noccioleti, che rendono l’ambiente unico e particolare.
Gli Amaretti sono, quindi, uno dei tanti prodotti tipici locali e sono espressione della cultura e delle caratteristiche peculiari di questo territorio, tanto da meritare l’inserimento nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT). L’ingrediente principale di questo biscotto è proprio la nocciola, scelta tra le varietà San Giovanni o Mortarella, che viene lavorata nel tradizionale processo di trasformazione manuale e che, insieme agli altri ingredienti semplici, pochi e di qualità eccellente, rendono l’Amaretto un prodotto unico che parla delle sue radici.
Zucchero, nocciole e uova si uniscono per dar vita ad un biscotto di colore scuro e di forma rotonda del diametro di circa 5-6 centimetri e spessore di 1-2 centimetri più sottile ai bordi. Ha una consistenza croccante e in genere è asciutto, ma mantiene un nucleo morbido e tenero, proprio grazie alle nocciole e agli oli essenziali in esse contenuti. Il sapore che ne deriva è quello caratteristico di nocciole tostate, completamente diverso dall’amaretto commerciale.
Gli Amaretti sono biscotti di tradizione casalinga, ma si trovano agevolmente in commercio: vengono, infatti, venduti in confezioni, già preparate in vaschette o in buste di plastica sigillate, nei pressi del Santuario di San Gerardo Maiella, nella frazione di Materdomini e, in generale, nei forni e nei negozi di alimentari di Caposele.
Gli Amaretti possono essere consumati nell’immediato oppure si possono servire accompagnati da un buon caffè, del vino rosso robusto o del passito.
Questi biscotti friabili, realizzati con l’utilizzo di ingredienti naturali e accuratamente selezionati, sono davvero molto semplici da preparare e gustosissimi da mangiare. Sono perfetti in ogni occasione e sono prodotti in totale assenza di glutine (gluten free), quindi, adatti a chi soffre di questa intolleranza.
Ecco per voi, un video della SeleSapori, che vi mostra la semplicità che contraddistingue questa ricetta e che vi permetterà di realizzare, anche a casa vostra, questi tipici biscotti caposelesi.
INGREDIENTI – DOSE PER 1kg. e 700gr. circa di BISCOTTI: 1kg di nocciole tostate e pelate; 5 uova; 600gr di zucchero.
PROCEDIMENTO: Pesate 1kg di nocciole già sgusciate e tostatele in forno ( in alternativa, vanno bene anche le nocciole vendute già tostate), tritatele grossolanamente e versatele in una terrina. Aggiungete lo zucchero e 4 uova e 1 albume. Amalgamate tutti gli ingredienti fino a quando il composto non si presenterà compatto. Una volta fatto riposare per qualche minuti, formate dei filoncini da poter tagliare a tocchetti spessi 1 cm. Create delle palline da ricoprire con lo zucchero e schiacciatele facendo una leggera pressione al centro. Adagiate i biscotti su una teglia ricoperta di carta forno e infornate a 220°-230° per 10-15 minuti, il tempo che i biscotti saranno dorati.
Non tutti sanno che gli Amaretti sono un prodotto tipico che lega l’Irpinia al Piemonte. Sembra, infatti, che, quando iniziarono i lavori per l’Acquedotto (il quale ha permesso di incanalare l’acqua del fiume Sele e trasportarla per necessità in Puglia), giunsero in paese molti operai piemontesi. Fu proprio così che nacque il connubio tra un impasto a base di nocciole e il classico amaretto piemontese, di cui resta il nome e la forma, ma il gusto, a differenza del classico amaretto, è dolce e delicato.